L'Arte non riproduce qualcosa che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è. PAUL KLEE L'ex tempore "Premo Anthea", quest'anno alla sua prima edizione, nasce dalla volontà di creare un evento che attraverso l'arte crei un opportunità di socialità e di incontro tra le persone. Trova la sua collocazione in un contesto storico e paesaggistico particolare come quello del parco di Villa Sartorio a Trieste, un'atmosfera suggestiva e accogliente di forte ispirazione per i partecipanti., tra elementi storici e una forte presenza di grandi alberi e vegetazione. L'ex tempore trova la sua concretezza nella collaborazione tra l'Associazione culturale Anthea Art Studio, la coopertiva Itaca e il centro Aism di Trieste che vede la propria sede proprio all'interno del Parco. Il linguaggio dell'arte trova in questa manifestazione la possibilitò di esprimersi coem una corrente comunicativa che connetta le persone con gli altri e con la natura che le circonda. |
20 GIUGNO 2021
Giardini storici a Trieste, alla scoperta di Villa Sartorio
„Tra i numerosi parchi e giardini storici della città di Trieste ricordiamo il meraviglioso giardino di Villa Sartorio, in Strada di Fiume, che venne realizzato nel 1807 da Pietro Sartorio. Il barone volle dare, inizialmente, al luogo l’aspetto del giardino veneto, infatti vi fece costruire un grande portale d’ingresso in ferro battuto, una scala monumentale, ed acquistò diverse sculture ad opera di Francesco di Giovanni Bonazza da Verona, uno dei maestri del grande Canova. Successivamente il figlio Giovanni Guglielmo lo trasformò ispirandosi al giardino romantico all’inglese. Nel 1911 tutta la proprietà venne acquistata dal Comune e divenne sede del Preventorio Antitubercolare; negli anni ’50 vennero realizzati altri due edifici, e in seguito il giardino, purtroppo, rimase chiuso al pubblico. Solo recentemente, una parte del parco, che è stata ristrutturata, è stata riaperta al pubblico e dotata di zone di sosta e di un’area giochi.“ |
Un po' di storia
Un tempo il parco era la residenza estiva della famiglia Sartorio, mentre la residenza cittadina, splendidamente restaurata e trasformata in museo, è situata in largo Papa Giovanni XXIII. I Sartorio arrivarono a Trieste nel 1755, dove posero le basi per aprire una filiale della loro azienda che commerciava in granaglie. Il loro arrivo, come quello di molti altri commercianti, si deve all’emanazione per Trieste e Fiume della “patente di Porto Franco” voluta da Carlo VI d’Austria nel 1719. Probabilmente, essendo questa la residenza estiva dei Sartorio, qui venivano molti ospiti, ed era un luogo destinato alla socializzazione. “ |
REGOLAMENTO E SCHEDA DI ISCRIZIONE
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